
OMAN il paese che non ti aspetti
Lo sapevi che…
il Sultano dell’Oman, sua maestà Qaboos Bin Said, viaggia in lungo e in largo per il Paese in tenda, per un mese all’anno? Durante questa sorta di pellegrinaggio riceve tutti i cittadini che hanno qualche problema da proporgli e, se è possibile, cerca di risolverlo. Gli omaniti, che amano il loro sultano, considerano un grande onore riuscire a farsi ricevere durante questi viaggi.
L'Oman è un paese di frontiera che si è emancipato e considerato oggi dalle Nazioni Unite uno dei più sviluppati dell'intera regione.
La rotta delle spezie, da Nizwa alle dune di sabbia di Wahiba
Dalla città di Nizwa si raggiungono in poco tempo il deserto e le rigogliose oasi di A'Dakhliya, tra fortezze storiche, palmeti e piscine naturali di acqua dolce.
Partendo da Muscat, capitale dell’Oman, si lascia sulla sinistra la catena montuosa del Hajar al-Sharqi; i colori della terra vanno dal rosa al nero e da ogni lato sorgono piccole oasi di palme da dattero. Nizwa, capoluogo della regione di A’Dakhliya, appare all’improvviso, ogni anno sempre più grande, a parte il centro immutabile dove sorge il forte settecentesco affiancato alla moschea. Accanto al suq, si tiene ogni venerdì il mercato del bestiame: in mezzo alla folla, gli animali sono spinti in cerchio, o quelli più piccoli, come le caprette, portati in braccio, esibiti sotto occhi e mille mani che toccano per valutare l’offerta.
Le sue gole nascondono oasi rigogliose, alimentate da sorgenti d’acqua dolce. È un piacere nuotare nelle piscine formate dagli wadi, accanto ai falaj che portano acqua ai villaggi. Fuori dal paese, le rovine di Qalhat, città antichissima (II sec. a.C.) e importante porto dei regni sud arabici in età medievale: fu visitata anche da Marco Polo.
Tradizioni e folklore
In Oman, e soprattutto nelle regioni dell’entroterra, sono ancora vive molte delle tradizioni locali. Le usanze e le pratiche indigene trovano espressione privilegiata nell’abbigliamento, nella grande varietà di danze e canti che accompagnano le celebrazioni religiose o civili e nei prodotti tipici dell’artigianato. Gli uomini spesso indossano il tradizionale dishdashah , una sorta di camicione, accompagnato da un turbante, il muzzar ; le donne portano ampi pantaloni ( sirwal), una lunga veste dai colori sgargianti ( thawb ) e una sorta di foulard sul capo ( hijab ). La danza e il canto sono vere e proprie arti, praticate da uomini e donne in tutto il Paese, ma con alcune differenze da zona a zona. Nella regione di Ash Sharq?yah, per esempio, i canti sono divisi in tre categorie, con scopi diversi: vi sono canti del mare, del deserto e della città. La razha, diffusa invece in quasi tutto il sultanato, è un tipo di danza in cui i protagonisti recitano versi e utilizzano le tradizionali e bellissime spade, la cui lavorazione è tra le più pregiate e apprezzate del Medio Oriente. Nella penisola di Musandam, viceversa, i balli e le coreografie sono accompagnati molto spesso dai ritmi incalzanti delle percussioni.
Le tartarughe Omanite
La stagione “ufficiale” della deposizione delle uova di tartaruga in Oman va da Settembre a Dicembre; questo é il perdiodo durante il quale é possibile avvistare la maggior concentrazione di tartarughe, tuttavia le tartarughe depongono uova durante tutto l’arco dell’anno.